lunedì 26 luglio 2010

eeeeee ciaooooooo!


SPAGHETTI CON MELANZANE E NOCI.....X 4 !!!!!!!!!!

350g di Spaghetti
150g di melanzane a dadini
100g pomodorini
3 cucchiai d'olio extra vergine
1 spicchio d'aglio
10 noci sgusciate
rosmarino
salvia
sale e pepe

Coprite di sale le melanzane e disponetele sullo scolapasta per privarle dell'acqua per 10'.
Fate imbiondire l' aglio nell' olio, aggiungete le melanzane e lasciate cuocere per 5'.
Aggiungete i pomodorini tagliati a metà la salvia e il rosmarino tagliati finemente, le noci, fate cuocere per 5' e salate.
Cuocete gli spaghetti, saltateli in padella con la salsa e viaaaaaaaaaa si maagiaaaaaaaa!!!!!!!!!


mercoledì 7 luglio 2010

... la Mamma a cena !!!

Questa sera per una cenetta un po' speciale si mangia come antipasto Crostini con Crema delicata di Pinoli e Noci, crostini al pomodoro basilico, Filetto e spiedini di carne e per finire dolce.. CheeseCake con Philadelphia e frutti di bosco. Vino, ovviamente Amarone, temperatura ambiente e Regioto bello fresco!!!!


sabato 3 luglio 2010

Panzerotti Fritti con Pasta Buitoni.....!!!

Giusto, giusto per la prova costume... daiiiii il fritto in casa!!!! :)
INGREDIENTI per 2 persone:

Base per Pizza Rettangolare Buitoni
Olio per friggere
Sale e pepe,
50 g di prosciutto cotto
50 g di passata di pomodoro
mozzarella,
un rametto di basilico
Preparazione:
Srotolate la base per pizza su di un tagliere e tagliatela in 4 parti. Ritagliate ulteriormente ricavando 8 triangoli. Disponete al centro di ogni triangolo gli ingredienti tritati. Richiudete sigillando bene i bordi. In una padella dai bordi alti scaldate bene l'olio, immergete 4 panzerotti alla volta e cuocete 3 minuti per lato, scolate su carta assorbente, salate e servite.

mercoledì 30 giugno 2010

Justin!!!!


Ed ecco a voi il piccolo Justin, l'ultimo arrivato in casa BossiFogo... il monello è un Boston Terrier nato il 10 aprile 2010 in Italia, precisamente a Piacenza è figlio di  Campioni...ma che spettacolo!!!Che dire è un amore è dolcissimo e molto molto furbetto !!! Mamma mia quanto è piccolo... non faccio altro che pensare a lui.. sono  due giorni che vado a lavoro e non vedo l'ora di tornare a casa per GUARDARLO!!! è veramente DOLCE!!! ora scappo il Monello si è svegliato !!!! notte!!

lunedì 21 giugno 2010

Pollo al curry.... il mio piatto preferito!!!


Ingredienti:

400 gr di pollo
1 bicchiere di latte
Olio extra vergine di oliva
1 bicchiere di vino bianco secco
Curry
sale

Usare un petto di pollo intero e tagliarlo a dadini irregolari di due centimetri; soffriggere in una padella antiaderente con poco olio; quando i pezzi inizieranno a colorirsi dare una spruzzata di vino bianco, aspettare che asciughi e poi un bicchiere di latte. Successivamente una bella spolverata di curry 2 cucchiai da cucina. Lasciar cuocere per venti minuti a fuoco medio aggiungendo di sale e curry a vostro piacimento.

domenica 13 giugno 2010

In casa BossiFogo...




Oggi a pranzo in casa BossiFogo si mangiano gli spaghetti alla carbonara, con un ottimo vino rosso: Melot-Cabernet

Ingredienti: per 2 persone
150 g di pancetta dolce ( va bene anche quella a cubetti)
2 uova
1 cipolla
40 g di parmigiano reggiano
2 cucchiai di panna ( facoltativa)
olio extravergine di oliva
pepe in grani e sale

In un' ampia padella fate rosolare in poco olio e a fuoco basso la cipolla e poi aggiungete la pancetta. In una terrina sbattete leggermente le uova, poi unitevi il parmigiano grattugiato fine, la panna e una macinata di pepe. Continuate a sbattere con la forchetta per amalgamare bene gli ingredienti. Questo tipo di condimento si adatta in particolarmodo agli spaghetti: dopo averli cotti al dente, scolateli e versateli caldissimi nella padella con la pancetta, mescolate velocemente a fuoco vivace. Non appena le uova cominciano a rapprendersi, e servite subito, completando ciascuna porzione con una generosa manciata di pepe.
Buon appetito!!!
Buongiorno a tutti...

sabato 12 giugno 2010

IL GRANDE SOGNO..


Io e il mio compagno Stefano abbiamo intenzione di intraprendere un' esperienza nella REPUBBLICA DOMENICANA. Ci stiamo orientando verso LAS TERRENAS, versante settentrionale della penisola di SAMANA' per quanto ci siamo informati è una località abbastanza incontaminata. Qualche anno fa era un paesino di pescatori ancora privo di corrente elettrica. Però oggi è una località in espansione e proprio per questo siamo incuriositi da entrambi gli aspetti. Desideriamo una vita semplice, più umana con meno frenesia. Fondamentalmente in Italia stiamo bene non abbiamo problemi economici ed entrambi abbiamo lavori sicuri. Ben per questo ci nascono mille dubbi e paure ogni giorno. Vorrei condividere con voi le nostre incertezze e preoccupazioni... ma!! la prima in assoluto è la paura di non riuscire ad integrarsi correttamente con il luogo e le persone, anche se siamo persone molto gentili e umili! Paura di sentire troppo la mancanza delle famiglie .. paura di non farcela ... ma il GRANDE SOGNO persiste e proprio poco tempo fa il mio compagno ( persona che si informa su ogni minimo dettaglio ) ha trovato una coppia italiana che si sono trasferiti proprio a Las Terrenas da circa un'anno e hanno aperto un piccolissimo ristorantino italiano. Questa coppia ha intenzione di trasferirsi in un'altra zona di Santo Domingo e quindi di cedere l'attiività, ovviamente a un prezzo abbastanza accettabile. Siamo veramente tentati e dal mio punto di vista NULLA SUCCEDE PER CASO !!! Chiunque guardi il mio blog si senta pure in libertà di darci i propri pensieri, i propri incoraggiamenti, punti di riflessione...ecc. Ne saremmo veramente grati... Per ora grazie!!
Giorgia

giovedì 10 giugno 2010

Pensieri, Parole e Azioni... Karma!


La mia fede è nata nel 2005, grazie alla Mery, mia carissima amica e ex collega di lavoro, è una pratica che mi ha sempre incuriosita gia' dalla scuola, molto difficile ma che ti da tante soddisfazioni e ti permette di capire veramente quali sone le nostre cattive tendenze.
Insomma di capire chi siamo e cosa vogliamo veramente dalla vita! Bisogna avere tanta costanza e determinazione, però!! Cosa che purtroppo molte volte mi manca... ma voglio palarvi del Karma un argomento molto interessante e fondamentale della nostra Fede!!

Karma

Che cosa ci rende diversi l’uno dall’altro? Quale relazione condividiamo con il mondo circostante? Che cosa regola la nostra sofferenza o la nostra gioia? Tutto ciò che l’uomo ha pensato, detto, fatto è diventato poi il suo destino. Con una grande sintesi che riunisce il tempo e l’azione, l’individuo e l’ambiente, il cuore dell’insegnamento buddista si schiude l’insegnamento della vitae ce ne consegna le chiavi.

In molti scritti Nichiren Daishonin afferma che il suo buddismo ha il potere di cambiare ogni tipo di karma. Nel Gosho “Sul prolungamento della vita” si legge: “Il karma può essere anche diviso in due categorie: mutabile ed immutabile. Un sincero pentimento sradicherà anche il karma immutabile, per non dire di quello mutabile”.
Come può il buddismo di Nichiren Daishonin far cambiare il proprio karma?

Il karma immutabile può essere pensato come il karma i cui effetti sono destinati ad apparire in un determinato momento (come può essere la vita e la morte di una persona), ed il karma mutabile, invece, come quello i cui effetti non sono destinati ad apparire in un tempo definito.
In tal senso per quanto riguarda l’effetto nel tempo, il karma immutabile creato in un particolare momento della vita può essere di 3 tipi:
1) il karma i cui effetti sono destinati sono destinati a manifestarsi in un particolare momento di questa stessa vita;
2) il karma i cui effetti sono destinati ad apparire nella prossima vita;
3) il karma i cui effetti sono destinati ad apparire in una terza o più lontana esistenza.
Generalmente il karma più leggero manifesta il suo pieno effetto nello stesso periodo di vita nel quale è stato creato; la maggior parte delle azioni quotidiane appartiene a questa categoria.

L’idea di karma ha avuto origine nell’era delle Upanishad, in India, 200-300 anni prima dell’avvento del buddismo: da allora questo concetto fu alla base di ogni maggiore filosofia indiana. Il buddismo fece suo il concetto di karma, sviluppandolo ulteriormente.

Il termine sanscrito karma significava originariamente azione: nel suo Kusha Ron Vasubandhu spiega che il “il proprio comportamento è chiamato karma. Il buddismo, ampliando il concetto, identifica tre tipi di azioni: azioni fisiche, azioni verbali, azioni mentali. In altre parole, il karma si crea in tre modi: con atti, con parole e con pensieri. Anche se normalmente non traduciamo i nostri pensieri in parole o azioni, e gli altri restano completamente all’oscuro di ciò, ugualmente attraverso i pensieri formiamo un karma.

La gravità della creazione di karma (leggero o pesante) è in relazione crescente al tipo di azioni, come detto: mentali, verbali o fisiche.
In particolare rilievo è da considerare un’ulteriore specifica, cioè la reiteratività dell’azione. Cioè va tenuto conto quante volte viene ripetuta una stessa azione per incidere sulla creazione di karma, cioè se un’azione venga compiuta una sola volta (e allora si crea un karma relativamente leggero) oppure venga ripetuta una, 100, 10000 volte (e allora si crea karma relativamente pesante anche se solo eseguito solo con il pensiero). Ad esempio se si pensa male di una persona solo una volta viene creato karma leggero, mentre se lo stesso pensiero viene riprodotto 1000 volte crea un karma pesante che di solito alla fine si manifesta in modo unico ma deflagrante.

L’usuale sequenza per creare karma è la seguente:
1) le intenzioni operano nella mente;
2) le intenzioni danno vita a parole ed azioni reali;
3) gli effetti di quelle parole e di quegli atti non scompaiono ma rimangono imprese nella nostra vita.
Attraverso questi tre tipi di azioni il karma, gradualmente, viene accumulato nella nostra vita.
Il karma come forza potenziale è chiamato karma latente o karma non manifesto: è invisibile, ma ciò nonostante produrrà effetti visibili.

La forza del karma, immagazzinata come energia latente nella ottava coscienza alaya non decresce o scompare da sola. Sempre Vasubandhu in un trattato sulla visione mahayana del karma, afferma: “Il karma latente non scompare nemmeno con il passare di centinaia di eoni. Quando si incontra lo stimolo adeguato il suo effetto immancabilmente apparirà”.

Il karma può essere suddiviso a grandi linee in buono o cattivo. Il karma buono sorge dalle funzioni positive come la compassione e la pazienza mentre il cattivo karma prende origine da funzioni negative come ira o avidità.
Quando una persona è preda dell’illusione del proprio karma i suoi desideri la spingono a compiere azioni che creano un karma negativo, che genera sofferenza che dà origine a sua volta di nuovi desideri. Per essere veramente liberi occorre “spezzare” questo circolo vizioso. Questo non significa che per diventare liberi e felici sia necessario eliminare i desideri.
Basandosi sulla natura illuminata che esiste nella nostra vita i desideri stessi diventano origine di azioni che formano un karma positivo che, a sua volta, genera felicità



Tre aspetti del karma: tendenza, relazione e causa
La tendenza karmica si riferisce ad una particolare predispone o carattere o, maglio ancora ad uno stato vitale di base che si incide nella vita di un individuo in seguito alla ripetizioni costante di determinate azioni. Può essere il modo di fare o di reagire in presenza di stimoli esterni. Nel gosho La vera entità della vita, Nichiren Dishonin: “Si diviene devoti del sutra del Loto in virtù della tendenza karmika che proviene dalla pratica fatta nelle proprie passate esistenze”. Questa tendenza può essere forte o debole.

La relazione karmica è qualunque tipo di rapporto che ci lega ad altre persone. Può essere spessa o sottile, superficiale o profonda. Così, per esempio, benché nella vita si incontrino innumerevoli persone, con alcune si stabilisce una profonda amicizia, mentre con altre non succede niente. Oppure con alcuni si possono avere numerosi figli, con altri non si possono avere.
La relazione karmica delle persone che incontriamo nella vita presente è l’effetto di relazioni karmiche risalenti all’infinito passato, così come noi abbiamo forti legami con i nostri genitori o figli essi risalgono a tempi remoti risalenti all’infinito passato, nei quali magari i ruoli si erano scambiati rispetto ai presenti, cioè se oggi siamo genitori e figli in un passato eravamo figli e genitori, nel quale quelli che oggi sono i nostri figli, in un passato infinitamente lontano erano magari i nostri genitori, un po’ come, paradossalmente noi fossimo i genitori dei nostri genitori.

La causa karmica, come detto, è ciò che resta inciso nella nostra vita ogni volta che pensiamo, parliamo o agiamo. Provare gioia o dolore, incontrare difficoltà o situazioni fortunate, ammalarsi o essere sani, tutto quello che ci accade non è altro che l’effetto evidente di una causa karmica nascosta nella nostra vita: la sofferenza è l’effetto di cause karmiche negative mentre, al contrario, la felicità è l’effetto di cause positive,. Dal punto di vista del buddismo l’individuo stesso è autonomo artefice del proprio destino.

Possiamo prendere ad esempio ciò che può essere una forte relazione tra due persone: un matrimonio o una relazione similare.
Oggi non esiste, come in passato, l’obbligo a sposarsi, quando il matrimonio era imposto dai genitori; eppure, dopo aver vissuto insieme 3, 10, 30 anni accade che qualche coppia si separi.
Questo dipende dal karma nei suoi 3 aspetti descritti: due persone divengono marito e moglie (o compagno e compagna) tramite una forte relazione karmica. Se questa relazione è superficiale si può finire col separarsi, se invece è profonda, la convivenza può durare per molto tempo.
Un matrimonio è il risultato di una relazione karmica.
Un divorzio o separazione è l’effetto di una causa karmica.
All’inizio questa causa non si vedeva e si è manifestata in seguito a una tendenza karmica: il marito che non lavora o la moglie che si lamenta, pian piano queste tendenze fanno emergere la causa karmica.
La moglie è diventata l’occasione esterna che ha permesso alla causa interna del marito di manifestarsi; al tempo stesso, il marito è diventato un’occasione esterna per la moglie: ma tutti e due possedevano la causa interna per divorziare.
Dal punto di vista del buddismo non si può dire chi avesse ragione e chi torto: l’unica soluzione può essere trasformare il proprio karma.
Qualcuno risolve il problema con un secondo matrimonio che può non concludersi allo stesso modo dl primo, ma può anche essere che ci si divorzia più volte: questo perché si è solo cambiato compagno ma non la causa della sofferenza.

Infine una ulteriore specifica può essere indotta dalla differenza tra karma individuale e karma collettivo.
Come karma individuale si può considerare quello che può essere il karma specifico riguardante solo il singolo individuo, mentre come karma collettivo si può considerare quello che riguarda un gruppo sociale di appartenenza o un popolo o infine anche l’intero genere umano, ciò che l’individuo segue le sorti di un intero popolo o gruppo sociale, nel bene e nel male, come possono ad esempio essere le guerre tra un popolo e un altro, o problemi di tipo razziale, sociale o politico, finanche sportivo, o più ancora problemi di ambiente o di globalizzazione a livello planetario.






"Qualsiasi azione, mentale verbale o fisica, compiuta da qualunque essere vivente, produce un effetto corrispondente. L'insieme degli effetti inerenti alla vita di una persona costituisce il suo karma. Non esiste quindi nessun destino cieco da maledire ne nessuna provvidenza divina da venerare; e neppure esiste il meccanico agire della natura o il fortuito presentarsi degli eventi. A livello profondo, ciascuno è interamente responsabile delle cause poste, ciscuno è l'artefice del bene e del male che subisce."

Cos'è il buddismo..?


Il Buddismo è l'insieme degli insegnamenti attribuiti o associati a Shakyamuni (principe della famiglia degli Shakya, il cui nome originario era Gautama Siddhartha) vissuto in India tra il quinto e il settimo secolo avanti Cristo. Il nome Budda, attribuito a lui dai suoi seguaci, vuol dire “risvegliato”.

Shakyamuni dedica la vita alla ricerca di un mezzo per superare le sofferenze connaturate alla condizione umana. Benché nato principe e cresciuto negli agi e nel lusso si rende conto ben presto che ogni essere deva affrontare quattro principali sofferenze: nascita, vecchiaia, malattia e morte.

Dopo aver trascorso anni in meditazione, in un momento di profonda ispirazione religiosa Shakyamuni si risveglia alla realtà fondamentale della vita e dell'universo, una condizione conosciuta come illuminazione o Buddità. Da allora, basandosi su questa condizione, cercherà la strada per consentire a tutte le persone di superare le sofferenze manifestando la propria natura illuminata, come egli stesso aveva fatto.

Nei 50 anni che si suppone abbia dedicato alla propagazione della sua dottrina in India, Shakyamuni lascia molti insegnamenti che vennero in seguito trascritti e chiamati sutra. Alcuni sutra riconoscono come causa originaria della sofferenza l'attaccamento ai fenomeni transitori come fama e salute, e invitano i discepoli a rompere i loro legami con i desideri terreni e il mondo impermanente.
Altri sutra sostengono che le persone possono superare le sofferenze imparando a trasformare i desideri terreni e dirigendoli verso fini positivi, senza doverli sradicare.

In particolare nel Sutra del Loto viene:

- dichiarato che tutti gli esseri viventi possiedono la natura di Budda;
- dichiarato che non esistono categorie di persone che non possono ottenere la Buddità;
- chiarito che il Budda non esiste in qualche luogo speciale e non è un essere soprannaturale;
- dimostrato che la natura essenziale della vita (Buddità) esiste continuamente attraverso passato, presente e futuro.

Il Buddismo dall’India si diffonde nella maggior parte dell'Asia, e raggiunge il Giappone alla metà del 6° secolo.

Nichiren Daishonin, monaco buddista del 13° secolo, riconosce la centralità del Sutra del Loto come insegnamento capace di condurre tutte le persone all’illuminazione.

mercoledì 9 giugno 2010

Stefano..



Il tuo Nome nel mio Cuore.

Quando sfioro le tue mani e mi soffermo sul tuo palmo, il mio cuore si ferma.. il mio corpo si scioglie
e si concentra in quei pochi
centimetri di pelle delle nostre dita..
Vibrazioni continue , emozioni che nascono in continuazione e arrivano dove mai e poi mai pensavo .....


In fondo al mio cuore...


Tu sei li con loro che le nutri, ci giochi saltellando e sorridendo come solo tu sai fare..
La tua dolce bocca mi parla ogni volta che le mie labbra sfiorano le tue.. i tuoi sospiri mi cantano dolci melodie...
L'odore della tua Pelle mi manda in estasy.. vorrei poterti respirare sempre ...
Sento ogni tuo movimento dentro al mio corpo che esile si nutre dei nostri contatti..
E' tanto che non provavo sensazioni simili... emozioni cosi forti da farmi piangere mentre
ci lasciamo cadere nelle braccia dell'amore
Alle volte sogno a occhi aperti... mentre mi perdo nei tuoi sguardi fugaci ma sempre intensi..
e' meraviglioso quando i nostri silenzi parlano e i nostri occhi innamorati si guardano e parlano..
Attimi infiniti... attimi incancellabili che custodisco gelosamente nel profondo del mio cuore..
Attimi D'amore che portano il tuo nome...


Ti amo

Tuo Stefano

Liquore al caffè



Con il liquore al caffè ho conquistato i genitori del mio moroso e tutti i suoi amici..hihiihi!!Provare per credere..
Posso descriverlo al gusto completo, corposita' molto sviluppata, un flavour e soprattutto un elevato livello aromatico alla vaniglia.
Veramente ottimo!!!

Ingredienti:
6 tazzine di caffè
250 gr di zucchero
1 bustina di vanillina
100 ml di alcool puro 90°

Preparare sei tazzine di caffè, mettetele in una ciotolina con lo zucchero e fate raffreddare.
Successivamente aggiungete la bustina di vanillina e alcool.
.. E I SUOCERI SARANNO VOSTRI!!! :)

Buona serata.. a presto!!!

Pennette ai Peperoni

Buonasera a tutti,
oggi vi propongo una ricetta rubata dalla mia mamma, pennette ai peperoni una vera meraviglia!!
Grazie Mamma...
Cucinare le pennette ai peperoni è semplice e veloce, per una ricetta molto magra, seppur claorica: i peperoni sono ricchi di carboidrati, mentre la besciamella apporta proteine ma soprattutto grassi; per ridurre la presenza di grassi si consiglie di sostituirla con panna o besciamella vegetale.

Preparazione
Lavare e tagliare i peperoni a listelle piuttosto fini, pulendoli dai semi e dalle parti fibrose.
In una padella con dell'olio di oliva, far soffriggere dell'aglio e aggiungere i peperoni, cuocendoli finchè si saranno appassiti, aggiungendo all'inizio un goccio di vino bianco.
Quando i peperoni saranno quasi del tutto cotti, aggiungere i pomodorini lavati e spellati e la besciamella, continuando a cuocere per circa 10 minuti.
Cuocere le pennette nell'acqua salata, scolarle, metterle nella padella con i peperoni facendole saltare a fuoco basso per qualche minuto. Aggiungere del parmigiano, a piacere, e servire.

Pennette ai peperoni
Ingredienti

- 500 g di pennette
- 2 peperoni rossi
- 200 g di pomodorini
- 5 cucchiai di besciamella
- 5 cucchiai di olio di oliva

Primo Giorno...

Ciao a tutti, mi chiamo Giorgia ho 24 anni e vivo a Parma..
Ho deciso di creare un mio blog per esprimere tutte le mie passioni, quindi vi parlero' di moda,arte e tanta tanta cucina... insomma spero che vi piaccia..
A presto!!!! :)